IAD: come aprire il proprio laboratorio di pasticceria domestico

IAD

Trasforma la tua cucina in un laboratorio di pasticceria domestico, per l’appunto IAD, Impresa Alimentare Domestica. Si tratta di una Micro Impresa che sfrutta la cucina di casa per la produzione e la manipolazione del cibo, sia dolce che salato. Chiaramente ciascuna tipologia di alimento avrà regole igieniche e di sicurezza alimentare differente. Ma scopriamo di più su questa IAD.

Che cos’è?

Come detto, la IAD, Impresa Alimentare Domestica, è un laboratorio domestico. Ne esistono di vari tipi: di cake design e pasticceria, di panetteria, di confetture, di catering, di biscotti, ecc… I prodotti creati possono essere venduti regolarmente sia ad aziende che a privati. Con la IAD, quindi, si può anche valutare di rifornire i negozi della propria città o attraverso lo shop online. Si può distinguere tra prodotti preincartati, che possono essere venduti sfusi, e prodotti preconfezionati, cioè sigillati in modo che il contenuto resti inalterato. Ogni prodotto ha comunque un tipo di confezionamento diverso e un’etichettatura diversa. Il consulente HACCP però saprà indicare la procedura adeguata per indicare il TMC, cioè il termine minimo di conservazione, ma anche per l’elenco degli ingredienti, i possibili allergeni. 

La Normativa

Le primissime IAD sono nate nel 2014 e ad oggi sono circa 200, sebbene il mercato sia decisamente in crescita. Questo nonostante il fatto che in Italia non esiste una normativa nazionale che regolamenta questa attività. Pertanto si fa riferimento al Regolamento Europeo 852/04 dove si parla di micro impresa alimentare domestica. Si devono poi seguire anche il Regolamento CE 1169/2011 per l’etichettatura alimentare e il Regolamento CE 178/2002 per la rintracciabilità degli alimenti. La risoluzione 50481 del 10 aprile 2015 chiarisce poi come configurare l’attività di cuoco a domicilio e come questa rientri fra quelle soggette alla SCIA, cioè la Segnalazione Certificata di Inizio Attività

Alcune regioni come Abruzzo, Piemonte e Puglia hanno adottato delle linee guida per questo genere di laboratorio domestico. C’è da sottolineare comunque che la IAD prevede la preparazione di alimenti dolci e/o salati, ma non la somministrazione. 

Quali requisiti bisogna possedere per aprire una IAD?

Per aprire una IAD di pasticceria, n primo luogo bisogna richiedere l’autorizzazione dalla propria ASL di competenza. Successivamente bisogna presentare la SCIA, la segnalazione di inizio attività, al SUAP, lo Sportello Unico delle Attività Produttive. In qualità di responsabile di impresa è importante svolgere un corso di HACCP. Potreste scegliere un corso che si completi sia della parte di HACCP che di quella inerente la pasticceria. Il Corso Professionale di Pasticceria di Aromacademy, infatti, prevede l’acquisizione del certificato di HACCP, valido tre anni, e inoltre il Diploma Professionale di Pasticceria a seguito di un percorso pratico che insegna la pasticceria partendo dalle basi e approfondendo i vari argomenti. Successivamente, bisogna aprire una partita IVA ed essere registrati presso la Camera di Commercio in Regime Forfettario. Un punto da non sottovalutare è quello di avere la residenza nell’abitazione in cui si svolgerà l’attività. Inoltre, è necessario possedere una cucina abitabile, un bagno ed un antibagno. Sono infatti questi tre locali che devono essere notificati alla ASL di competenza come spazio laboratorio. Non sono necessarie attrezzature particolari però è importante che ci sia la possibilità di igienizzare e disinfettare le pareti fino a 2 metri, i piani di lavoro e i pavimenti.

Quanto costa aprire una Impresa Alimentare Domestica?

I costi di una IAD sono molto bassi, rispetto a quelli di un negozio “normale”, su strada. Infatti, oltre ad un eventuale affitto, un negozio classico prevede spese di gestione in più come i rifiuti, il condominio, le utenze, le insegne.  L’investimento per una micro impresa alimentare domestica, compreso di apertura di Partita IVA, pagamento di un consulente per la SCIA, l’invio della documentazione agli uffici preposti, eventuali acquisti per rendere la cucina più “adatta”, è tra i 2000 e i 4000 euro.

L’esperienza di una nostra corsista

Aprire una IAD è semplice ed è un valido aiuto per iniziare la propria attività. Non bisogna necessariamente pensare che aprendo una IAD, non si possa aprire un laboratorio o una pasticceria in un domani. In realtà, è tutto il contrario. Sono molte le esperienze di coloro che hanno iniziato con una Impresa Alimentare Domestica per poi trasformarla in un laboratorio. La nostra ex corsista Giulia Compagnucci che abbiamo intervistato qualche giorno fa, ad esempio aveva iniziato con una IAD a casa, insieme a sua madre, per poi aprire lo scorso anno un laboratorio con una piccola parte di somministrazione al pubblico, “Le Delizie di casa”. Dopo il Corso Professionale di Pasticceria in Aromacademy ha avuto modo di mettere in pratica ciò che aveva imparato direttamente a casa sua. 

L’importanza del personal branding

La IAD è un’attività connessa con il trovare i clienti o farsi trovare da loro. Per questo è importante focalizzarsi sul personal branding, facendo sì che si possa essere conosciuti. Dopotutto, una microimpresa domestica ha più difficoltà ad attirare una certa clientela. Attraverso una strategia Social di Instagram e Facebook si riesce ad attivare un meccanismo di passaparola. Oltretutto, attraverso una IAD si riesce ad instaurare un rapporto personale con il cliente, studiando il prodotto e venendosi incontro. Pertanto bisogna strutturare un vero e proprio piano di marketing con una food photography curata e rappresentativa. Questo, tenendo sempre conto della brand image scelta. 

La IAD è un’attività imprenditoriale a tutti gli effetti. E’ un mondo tutto da scoprire che risponde alle esigenze di chi vuole mettersi in gioco, iniziando da casa propria.